23 Novembre 2009, 12.00
Idro Bagolino Anfo
Lettere

«Sembrava riguardasse il lago»

Sorpresi, nel paragonare la vicenda del lago a quella della centrale idroelettrica in forse a Bagolino, Gianfranco Seccamani e Franco Rossi ci scrivono. Pubblichiamo volentieri.

 
Egr. sig. direttore,
oggi, 21 novembre , in compagnia del mio carissimo amico Franco Rossi, eravamo al bar per gustarci un buon caffè, e discutendo del più e del meno l’occhio si posa sul Giornale di Brescia.
Lo apro e lo scorro, invero abbastanza distrattamente, come si usa in questi frangenti. Giunto però a pag. 19 rimango visibilmente come folgorato! Mi aggiusto gli occhiali, smetto di parlare, e verso pure il caffè sulla camicia a causa del vistoso tremore della mano! Rimango inebetito, al punto che il mio amico, visibilmente preoccupato pare pensare ad un “colpo”.
Sempre con mano tremolante, indico la pagina del giornale, ed ecco che anche Lui “tac”, si blocca, come un cane in ferma sul selvatico!!!
 
Gli astanti presenti, visibilmente imbarazzati sul da farsi, ci guardano straniti.
Faccio cenno con la mano, sempre tremolante, che tutto va’ bene. Leggiamo avidamente l’articolo, e letteralmente non crediamo ai nostri occhi.
“Scintille al tavolo tra tecnici e amministratori”, “no al nuovo impianto”, “…deve essere sostenibile dal punto di vista paesistico e ambientale”, “cosi’ come l’avete presentato, quel progetto, statene certi, non lo realizzerete mai". “E’ ora di finirla di fare queste cose senza che la gente ne sappia nulla. Noi siamo sul territorio, lo curiamo, vogliamo essere partecipi delle scelte che lo riguardano”. “E’ fuori dubbio che il procedimento presenta dei vizi di forma, nelle tempistiche e per gli enti coinvolti. Forse è meglio se la procedura di Via venga interrotta, almeno per il tempo necessario per capire meglio la portata di questo progetto, magari studiare alternative”.
 
Addirittura viene ventilata una possibile “inchiesta pubblica” per garantire compartecipazione, chiarezza e più trasparenza. Da non credere!
Finalmente qualcuno che si oppone con toni decis , perentori, non equivocabili, allo sfruttamento del territorio, alla mera monetizzazione delle risorse naturali.
Dice no alle decisioni calate dall’alto e rivendica il sacrosanto diritto degli amm.locali, e della popolazione di poter decidere della sorte e del futuro del proprio territorio.
Bisogna esserne fieri!
 
Inebriati, usciamo dal bar, dimenticandoci pure di pagare i caffè, e ci avviamo verso casa felici come bambini che hanno appena ricevuto il regalo tanto agognato.
Per scrupolo, apriamo anche le pagine di Vallesabbianews. Troviamo conferma, con in più ragguagli tecnici; centrale idroelettrica, gallerie, deviazioni, portate, quote, energia prodotta. No, questo progetto proprio non s’ha da fare.
Nessun matrimonio in vista! Spontaneamente ci ritroviamo abbracciati, ma solo per la gioia!
 
Ma sarà vero? Siamo sicuri di aver capito bene? Riprendiamo il fiato e riguardiamo gli articoli, e………..Porca vacca!
Non è del Lago d’Idro che si sta parlando!!!!! Come è stato possibile commettere un simile errore! Eppure le similitudini…
Panico. Eppure le dichiarazioni lette non lasciano dubbi, incertezze, non si può sbagliare! Eppure……è proprio cosi’.
Dopo un interminabile tempo, a chiederci, sbigottiti perché, facciamo appello alla ragione (residua).
 
Perché due pesi e due misure, perche’ uno si’ e l’altro no, eppure in entrambi i casi, le similitudini….. Analizziamo le dichiarazioni: “per prima cosa deve essere sostenibile dal punto di vista paesistico e ambientale"…. Giusto, ma l’accordo Lago d’Idro siamo proprio cosi’ sicuri che lo sia? Uno svaso di 3,25 mt. non stravolge il paesaggio, non stravolge la naturalità, la biologia, la vita del Lago? Inoltre in piena stagione turistica, cosa offriamo agli ospiti, oltre ai nativi? Rive e spiagge scarnite, distese di alghe putrescenti?
La stagione appena trascorsa non ha insegnato nulla?
 
“Come l’avete presentato, quel progetto, statene certi, non lo realizzerete mai!” Nel caso Lago d’Idro è stato al contrario “accettato integralmente”, sottoscritto senza battere ciglio. Abbiamo il sospetto che sia stato accettato sulla fiducia, e non dopo una attenta analisi.
“E’ ora di finirla di fare queste cose senza che la gente ne sappia nulla… etc. etc.” Cosa, cosa, cosa???? Alzi la mano quanti sapevano dell’accordo sul lago, prima del 14-08-08, giorno prima della teorica firma?
“Noi siamo sul territorio , lo curiamo etc.etc.”. Cosa, cosa, cosa???? Nel caso Lago d’Idro, dove eravate, forse in ferie???? E’ con la firma che si ha cura del territorio? Ne siete cosi’ sicuri?
 
A meno che il Lago d’Idro non venga considerato tale! Non si vedono alternative.
“E’ fuori dubbio che che il procedimento …etc. etc.” Ma all’epoca della firma dov’era la Comunità Montana? Nel momento cruciale cosa ha saputo fare?
Si è forse rammaricata per non aver potuto apporre la propria firma sul documento? E gli anni, i soldi spesi per la causa lago d’Idro? Pure la proposta di Assemblea pubblica non poteva essere messa sul piatto della bilancia? O forse c’era il vago sentore di dissenso!
 
Eppure….a noi il progetto piace!
Ebbene sì, e anche molto. Vediamo il perché: La nascita di un Lago, seppure di dimensioni ridotte, porta benessere.
E’ una nuova possibile attrazione turistica. Si possono creare spiagge attrezzate, con barettino annesso, posizionare sdraio e ombrelloni, è risaputo che il sole di montagna abbronza meglio di quello del Lago d’Idro.
Un parco giochi per i bambini è un’attrazione irresistibile, non lo sapevate? Non parliamo poi degli sport acquatici; canottaggio, vela, windsurf, kitesurf, etc.
Non si può escludere a priori la possibilità di navigazione pubblica, seppur in forma limitata, in dimensioni, ovviamente. Si possono immettere Trote e Salmerini, per la gioia dei molti pescatori che non mancheranno di affluire da ogni dove.
Le gare di granfondo, a nuoto, tenderemmo ad escluderle. Inoltre in inverno si possono creare valide alternative allo sci.
 
Sempre, la galleria, diverrebbe validissima alternativa in caso di abbondanti nevicate!
Potremmo continuare ad elencare motivi per apporre la firma sul ventilato progetto, ma non si vuole togliere il giusto spazio alla fantasia degli Amm. locali. Non abbiamo convinto nessuno?
Eppure… Forse perché questa volta si è stati toccati sul “vivo“?. Sul proprio territorio, nel “cuore”, come si usa dire? O ipotesi non troppo remota, perché qualcuno, o forse più, è pronto a rincorrervi con il forcone in mano!
Perché il Lago si’, perché se le opere vengono realizzate a Idro, chissenefrega, e a Bagolino no?
 
Viene spontanea una riflessione: se la nuova Amm. di Idro si oppone all’accordo firmato da altri, peste e corna, eppure ha lo stesso atteggiamento; DIFENDERE il proprio territorio! Viene naturale pensare che il Comune di Idro, finalmente ha compreso appieno quali disastri porterebbe, accettare, senza batter ciglio, il mai abbastanza citato e spregiudicato Accordo.
E allora se la coerenza può, a torto o a ragione, essere considerata un Valore, FIRMATE senza esitare! Tanto poi si aggiusta tutto! Come nel caso Lago d’Idro, o no?
 
Con il dovuto rispetto
Gianfranco Seccamani e l’amico fidato Franco Rossi.
 
Ps: ma il Lago d’Idro è o non è considerato “proprio”? Seri dubbi affollano la nostre povere e tormentate menti, laghisti incalliti.
Però che ci crediate o no, vale sempre la pena di abbaiare alla Luna! Ci si sente fuori dal coro, ed è un privilegio riservato a pochi!
 
 


Commenti:
ID1162 - 13/12/2009 17:46:00 - (Gino49) - Due pesi e ..................................

O.K caro Seccamani hai ragione da vendere, le tue parole sono pietre, speriamo venga loro attribuito il peso che meritano.

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Tra finzione e realtĂ  In merito alla vicenda che vede la presenza di 46 profughi al Tre Casali di Anfo riceviamo una lettera dallex amministratore Gianfranco Seccamani. Pubblichiamo volentieri

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«Accidenti Rosita» Nel rispondere ad una lettrice sul nostro blog che parla dell'Eridio, si sfoga un po' Gianfranco Seccamani, giŕ sindaco ad Anfo, sulle questioni del lago che l'hanno direttamente coinvolto.
Pubblichiamo volentieri.

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«La doppia verità» Ancora una lettera di Gianfranco Seccamani che ha per tema le scelte amministrative su Anfo. Comune del quale Seccamani è stato sindaco. Questa volta abbiamo chiesto al sindaco attuale di dare una risposta. Pubblichiamo anche quella

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