23 Novembre 2009, 07.57
Preseglie
Lettere

«Diciamola tutta»

Con questa lettera Erus Vassalini precisa i temi e i modi che riguardano la querelle dei finanziamenti pubblici alla pro loco di Preseglie. Pubblichiamo volentieri.

 
Egregio direttore,
con riferimento all’articolo “Erogazioni senza programma” pubblicato sul sito in data 19 novembre 2009, riguardante attività del Comune di Preseglie, ritengo opportuno fornire alcuni chiarimenti al fine di evitare che da una lettura frettolosa si possa trarre l’errata convinzione che qualcuno (il Sindaco) si occupa della sostanza e vuole sostenere l’operato della Pro Loco, mentre qualcun altro (il consigliere di minoranza) si occupa della forma.
 
In effetti questa piccola vicenda presenta caratteri originali e diversi dalla “solita” discussione tra maggioranza e minoranza, con richiamo di quest’ultima al rispetto di ogni elemento formale e con affermazione della prima della prevalenza della sostanza sulla forma.
Elenco subito i caratteri a mio parere “originali” della vicenda: la preventiva informazione della minoranza al sindaco e a tutta la maggioranza, la scelta della giunta di procedere pur essendo a conoscenza della illegittimità dell’operato, la certificazione del revisore unico della grave irregolarità, la missiva dello stesso al consiglio comunale e la mancata informazione del consiglio comunale stesso da parte del sindaco.
 
Riepilogo quindi i fatti.
In data 16 luglio pervenivano al protocollo del comune due lettere della neonata Pro Loco Preseglie, una di presentazione dell’associazione, l’altra di richiesta di contributo per la manifestazione”Sapori e Melodie di un Tempo, con un impegno economico quantificato in circa 10.000,00 Euro, e di un “ulteriore contributo” per “mettere in pratica le nostre idee”.
 
In data 22 luglio il sottoscritto con lettera indirizzata al sindaco e ai consiglieri comunali faceva presente che alla domanda non era allegato il preventivo relativo alla manifestazione e neppure il bilancio di previsione dell’associazione.
Facevo presente che era necessario avere a disposizione i dati di entrata e di uscita prima della assegnazione del contributo avvertendo che “in caso contrario si assisterebbe alla delega in bianco ad un soggetto esterno a spendere soldi comunali, cosa, a parere del sottoscritto, non ammissibile”.
Tutto ciò al fine di non ritrovarsi poi, come al solito, in presenza del fatto compiuto, sentendosi dire dal Sindaco che ci poteva essere qualche forzatura nella forma ma quello che importa era la sostanza.
 
C’era tutto il tempo per agire correttamente.
In data 26 agosto 2009, incurante della segnalazione, la Giunta Comunale assegnava all’Associazione “Pro Loco Preseglie” un contributo ordinario di funzionamento di € 2.000,00 ed un contributo di € 2.500,00 per l’organizzazione della manifestazione “Sapori e melodie di un tempo” che si è tenuta il giorno 5 settembre.
In data 11 settembre segnalavo quanto sopra all’Organo di Revisione nell’ambito delle sue funzioni “di collaborazione con l'organo consiliare” e di vigilanza in merito alla effettuazione delle spese. Chiedevo in particolare di verificare se la decisione assunta dalla Giunta Comunale non si configurasse come grave irregolarità di gestione da relazionare al Consiglio Comunale ai sensi dell’articolo 239 comma 1 lettera e) del Testo Unico 267/2000.
 
In data 2 ottobre il revisore unico scriveva al sindaco, al consigliere richiedente e al Consiglio Comunale, rilevando il mancato rispetto del regolamento per la concessione di contributi.
Ad oggi il Consiglio Comunale non è ancora stato informato, aggiungendo così alla irregolarità contabile certificata dal revisore una non meno grave scorrettezza istituzionale.
 
Penso di aver spiegato perché vengono usate termini come “arroganza” e “superficialità”. Ma forse servirebbero termini più forti.
Siamo infatti in presenza di comportamenti che danno da pensare. Si è deciso di infrangere le regole in modo cosciente, ben sapendo di farlo, anzi arrogandosi il diritto di farlo. E questo non è bello.
E’ troppo comodo dire, dopo, che ci può essere stata qualche forzatura, prima di tutto perché, come abbiamo dimostrato questa non è la verità, ma soprattutto perché ci potrebbe venire il dubbio che le forzature si possano fare anche per altre cose, magari più importanti e più delicate.
 
In chiusura dell’articolo il sindaco afferma che “la rendicontazione dettagliata è stata presentata”.
Non so a che cosa si riferisca, sicuramente non può essere così chiamata la nota pervenuta al protocollo del Comune il 12 ottobre dove in due voci in entrata e sei di uscita si mescola il bilancio complessivo dell’associazione con tre sole voci di uscita relative alla manifestazione “Sapori e melodie di un tempo”. Tutto il resto manca.
Ma se il comune contribuisce ad una manifestazione è giusto che sappia almeno quali sono le entrate complessive (sponsor, le entrate dei coupon di € 30 cadauno ecc.), chi e con quali modalità le ha incassate ed eventualmente fatturate.
 
Lo stesso dettaglio deve essere fornito per le spese complessive (abbiamo contato 12 carnevali, i fuochi d’artificio, le spese di pubblicità, di stampa, SIAE ecc.).
A scanso di equivoci questi dati sono necessari non per scoprire inesattezze o imprecisioni da parte di chi ha lavorato alla manifestazione, ma solo perché nell’utilizzo dei soldi pubblici ci deve essere la massima chiarezza e la massima trasparenza.
A questo, volenti o nolenti, dobbiamo abituarci tutti, non certo per astratti formalismi ma perchè quando si maneggiano soldi pubblici la forma è sostanza.
 
Discorso a parte meriterebbe, infine, la manifestazione.
Ritengo positivo che queste manifestazioni vengano programmate e sostenute, servono per mettere in mostra le bellezze dei nostri luoghi, per consolidare l’idea di un paese coeso e attivo.
Personalmente ritengo però che prima o dopo bisognerà cominciare a chiedersi cosa c’entrano con il nostro paese i 12 carnevali ed i fuochi d’artificio ed a riflettere se non sia più opportuno predisporre un programma più consono alle nostre tradizioni.
 
Ringrazio per l’attenzione.
Erus Vassalini Consigliere Comunale
 
 


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