Arrestato uno spacciatore a Odolo

Sette mesi di reclusione “a piede libero”, accompagnati però dalla certezza che sarà espulso alla prima occasione utile, sono il risultato del processo per direttissima cui è stato sottoposto M. H. un marocchino clandestino che è stato arrestato dai carabinieri di Sabbio Chiese mentre spacciava cocaina a Odolo.
Il fatto risale ai giorni scorsi. I militari al comando del maresciallo Rosina tenevano sott’occhio l’uomo già da qualche tempo e quando hanno capito che potevano mettergli il sale sulla coda si sono presentati all’appuntamento in sei, tutti in borghese.

La zona è quella “solita” dei giardinetti nelle vicinanze del cinema-teatro di Odolo. Lui, 33enne e domiciliato lì vicino è senza permesso di soggiorno, ma la condizione di clandestino non gli impedisce di concludere loschi affari. Per essere certi di prenderlo con le mani nel sacco, ma soprattutto di potergli affibbiare l’accusa di spaccio, prima di agire i carabinieri decidono di documentare alcuni scambi di merce, con la dose che scivola veloce da una mano all’altra come il “cinquantone” pattuito.

Ogni volta lo spacciatore rientra nel fatiscente appartamento che ha a sua disposizione a poche decine di metri dalla piazzetta. I carabinieri che hanno circondato la zona fermano i clienti che si stanno allontanando e li “segnalano”, due ragazzi di Odolo e un paio di Agnosine, poi scattano.
Perquisiscono lo spacciatore e l’appartamento, trovano una decina di grammi di coca occultati dietro al termosifone, nel materasso e nell’imbottitura di una sedia, quasi 4mila euro in contanti fissati con lo scotch dietro allo specchio del bagno. Scattano così le manette.

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