Mancuso conquista il trofeo Soprazocco

Che alla formazione diretta da Bruno Leali fosse andato di traverso il secondo posto ottenuto da Capelli nella Coppa San Geo era parso evidente a tutti.
Ieri nel Trofeo Caduti di Soprazocco, il tecnico salodiano si è preso una pronta rivincita vincendo con merito la corsa con il giovane siciliano Salvatore Mancuso. La gara organizzata con la solita perizia da Gianni Pozzani e dal gruppo di sportivi di Soprazocco malgrado sia stata classificata come regionale ha rinverdito il successo delle edizioni precedenti.

Salvatore Mancuso, ventenne atleta di San Filippo del Mela in provincia di Messina, deve la sua splendida vittoria al convincimento e alla risolutezza dimostrata nel finale di corsa.
Il vincitore del Trofeo Caduti di Soprazocco, lo scorso anno giunto terzo nella Coppa San Geo e vincitore di una tappa al Giro delle Pesche Nettarine, ha creduto fino all’ultimo metro di poter ottenere un grande risultato.
Il corridore della Cremonese- Arvedi-Bottoli-Unidelta, la squadra di Bruno leali affiliata nel cremonese, ha raggiunto e rimontato proprio a dieci metri dal traguardo il russo Maxim Belkov, autore di un generoso e coraggioso tentativo a un chilometro dalla conclusione. Dopo centocinquantotto chilometri, a giocarsi la vittoria finale, sul traguardo di Soprazocco si sono presentati dodici atleti. Alle spalle di Mancuso come detto si è piazzato il bravo russo Belkov, mentre terzo è giunto il bresciano Giovanni Carini da molti pronosticato vincitore in caso di un arrivo affollato e reduce da una probante vittoria in Francia.

La cronaca della gara.
I corridori negli ultimi cinquanta chilometri di corsa hanno sofferto parecchio ma pur avversati dalla pioggia e dal freddo sono stati capaci di notevoli spunti tecnici. Sono stati i cinque giri conclusivi con epicentro la salita di San Biagio ad offrire spettacolo agonistico al numeroso pubblico presente. Nel corso della prima tornata è stato il valtrumplino Angelo Pagani a prendere coraggio e sfoltire i ranghi del gruppo ancora forte di un centinaio di atleti. Al corridore della Finauto- Lucchini ha risposto in prima persona il campione italiano Marco Cattaneo. Un altro giovane, Luca Barbieri, della Gavardo Tecmor, ha trovato la forza di dettare il passo lungo la salita di San Biagio e ancora una volta è stata la maglia tricolore ad accodarsi per prima al battistrada.

Prima di raggiungere il circuito finale la gara era vissuta stancamente su alcuni tentativi di fuga operati da: Gussago, Zanotto, Zanasca. Si doveva attendere il sessantesimo chilometro per registrare una prepotente accelerazioni in testa alla corsa operata da Carini, Mirendi, Fanelli, Bosio, Scaroni, Rocchetti. Ma come detto è stato il finale a offrire gli spunti più interessanti. Dopo un tentativo di Gianmario Pedrazzini e di Paolo Colonna è stato il turno di Maurizio Girardini a tentare un assolo a dieci chilometri dal termine. Il gruppo pilotato dalla Pagnoncelli ha tenuto il battistrada per alcune centinaia di metri nel mirino prima di riassorbirlo. A poche centinaia di metri dal traguardo il tentativo vano di Belkov. Sul traguardo di Soprazocco spunta la maglia dell’Unidelta di Salvatore Mancuso.

Ordine di arrivo:
1° Salvatore Mancuso (Cremonese-Arvedi- Bottoli-Unidelta) km.158 in 3h.55’ - media 40,340); 2° Maxim Belkov (Finauto Neri Lucchini); 3° Giovanni Carini (Pagnoncelli Perrel); 4° Giuseppe De Maria (Podenzano); 5° Gabriele Pastori (Juvenes); 6° Eugeny Reschetko (Eurobike Oliverogar); 7° Andry Buchko (Progetto Ciclismo); 8° Davide Ricci Bitti (Finauto Lucchini)

Guglielmo Bottarelli dal Giornale di Brescia

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Vedi anche